Notizia del 25/11/2006
Dopo sette lunghi anni di siccità, ora già da tre giorni continuava a cadere ininterrotta una pioggia torrenziale. Tuba passava una scopa lungo le pareti della vasca per raschiare via il fango incrostato, vecchio di sette anni. Rovesciava secchiate d'acqua sul basso gradino del bordo, dove di solito ci si lavava i piedi. Bagnò anche l'orticello, per abbeverare la terra arsa e assetata con quell'umidità salvatrice.
Le due spose di hadshi Mostafa osservavano dalla finestra la diciottenne biwe, tre volte ripudiata da hadshi Mahmud Khan. La più vecchia, che era più assennata e anche più esperta, pensò a che cosa sarebbe accaduto se, inaspettatamente l'hadshi fosse venuto a casa e avesse visto Tuba nella vasca senza velo.
Non ho acquistato io questo libro dell'iraniana Shahrnush Parsipur; me l'hanno regalato e ho così evitato di perdere un bel romanzo ambientato a cavallo tra il XIX e il XX secolo che racconta la vita di una donna persiana dai suoi 18 anni già pieni di avvenimenti fino alla sua morte avvenuta nella Persia "moderna" retta dallo Scià Reza Pahlavi.
Il libro parla non solo delle vicende che vedono Tuba come protagonista, ma anche delle usanze, delle tradizioni e degli equilibri della società persiana. Racconta anche lo smarrimento di una donna ormai anziana in una società che sembrava aver acquisito in maniera stabile i costumi occidentali, così diversa dall'Iran che conosciamo noi oggi, in cui probabilmente Tuba si sentirebbe ancora a proprio agio.
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