Notizia del 21/12/2006
Londra, ore 23,15. torrenti di violenta pioggia estiva. Fischi di richiamo dei taxi risuonano ovunque freneticamente. Pedoni corrono a ripararsi sotto il portico della chiesa di S. Paolo (non la cattedrale di Wren, bensì la chiesa di Inigo Jones, al mercato di frutta e verdura di Covent Garden); tra essi, una signora e sua figlia in abito da sera.
Uno scritto di George Bernard Shaw ambientato nella Londra dei primi anni del 1900 e riproposta poi sottoforma di musical e poco più tardi dal cinema sempre col titolo ”My fair Lady” e sempre con grande successo.
E' la storia di una fioraia, una popolana grezza nei modi e nel linguaggio, presa sotto l'ala protettiva di un professore di fonetica che scommette con un amico che ne farà una vera signora. Ci riuscirà, ma scoprirà anche a sue spese quant'è pericoloso giocare con i sentimenti delle persone.
Lettura brillante, zeppa di passaggi arguti, paradossi e del più classico humour inglese.
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