Notizia del 21/08/2007
In questo momento sono circondato dalle testimonianze dell'opera di quest'uomo: il mio computer alimentato elettricamente sulla scrivania, la luce elettrica fluorescente, il riscaldamento prodotto dall'acqua di un motore a induzione a corrente alternata, ascoltando la musica trasmessa dalla mia radio; mentre il mio scanner e il modem sul tavolo sono pronti a inviare e a ricevere fotografie e messaggi ovunque nel mondo, sto utilizzando l'eredità di Tesla.
L'uomo che ha inventato il XX secolo, scritto da Robert Lomas, è la storia di Nikola Tesla, un vero genio incompreso che ha inventato - cito dalla quarta di copertina - Il generatore di energia idroelettrica, la corrente alternata, l'illuminazione a fluorescenza, il motore rotante, la turbina senza pale, a cui è stato riconosciuto recentemente di aver creato la radio prima e in modo più efficace di Marconi, che contestò la teoria di Einstein ricevendone biasimi dal mondo scientifico, ma a cui studi recenti sembrano dar ragione, che inventò un sistema di utilizzo dell'energia che ha ridicolizzato e polverizzato quanto messo in opera da Edison e che per primo riuscì a imbrigliare le cascate del Niagara utilizzandone l'enorme potenzialità energetica.
Un genio che non ha però saputo amministrarsi e che per ingenuità, sfortuna, pignoleria e incapacità di interagire con le persone è finito misconosciuto nei manuali di ingegneria, ricordato per un'unità di misura che porta il suo nome.
Ho scoperto un sacco di cose interessanti da questo libro, per esempio che saper fare è poco fruttuoso se non si sa anche promuovere; ho imparato che uno scienziato non è mai un mondo a parte, ma lavora grazie alle conoscenze di chi l'ha preceduto (nel caso di Tesla soprattutto conoscenze matematiche) e ho imparato che essere molto avanti rispetto alla società che ti circonda può a volte essere una disgrazia.
Libro molto interessante per chi come me ama scoprire il perché delle cose e assolutamente impressionante la foto inclusa nel libro che mostra Nikola Tesla placidamente seduto all'interno del suo laboratorio accerchiato dai fulmini da lui creati tutt'attorno: la posa rilassata suggerisce una dimestichezza e una confidenza che solo un pazzo o un profondo conoscitore dell'elemento può avere e Nikola Tesla faceva sicuramente parte di quest'ultima categoria.
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