Notizia del 02/05/2007
Il lampo di luce proiettò la sagoma dell'impiccato sulla parete. Penzolava immobile da una lampada al centro del salone e man mano che il fotografo gli si muoveva attorno, facendo scattare l'otturatore, l'ombra provocata dal flash si delineava via via su quadri, vetrine piene di porcellane, scaffali coperti di libri e tende aperte su grandi finestre, dietro le quali cadeva la pioggia.
Da Il Club Dumas è stato tratto il film La nona porta: non ho visto il film, ma il libro - scritto da Arturo Pérez-Reverte - è stata una lettura interessante.
Parla di cacciatori di libri, di patrimoni spesi per accapparrarsi tomi rilegati, di morti perpetrate per la stessa ragione e di persone disposte a tutto per delle parole impresse su una pagina.
Il libro è un romanzo giallo a tutti gli effetti: non manca nessuno degli elementi necessari. Il finale lascia un po' a desiderare, secondo me, sembra vagamente raffazzonato, ma quel che c'è di bello nel libro è il viaggio che porta fin lì... non lo so, forse è una mia idea, ma ho come l'impressione che questo libro si sarebbe meritato che lo scrittore spendesse più tempo per tirare le fila della storia nell'ultima parte.
Vabbé, non sono scrittrice e forse sbaglio. Sia quel che sia, tutto il resto è una bella corsa a perdifiato tra due continenti, vecchie librerie, grandi alberghi e case distrutte e come in ogni detective story degna di questo nome non manca l'affascinante femme fatale.
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Commenti
1 - Scritto da Andrea il 04/05/2007 alle 13:39
Altro che femme fatale... comunque il libro è molto bello, e la prima conclusione pure (chi lo ha letto mi capisce)... quanto al film, perde rispetto al libro ma merita comunque...
2 - Scritto da reb il 04/05/2007 alle 16:22
:D
non ho visto il film e non te lo so dire, ma difficilmente i film reggono il confronto; finora mi e' capitato solo con rain man, ragion per cui di solito leggo il libro e li' mi fermo :)