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Il fu Mattia Pascal

Notizia del 29/10/2006

Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava di aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo: - Io mi chiamo Mattia Pascal.

Per una serie di circostanze, ai tempi della scuola ho saltato parecchie tra le letture che di solito si affrontano in quel periodo della vita e me ne è rimasta la curiosità, così ogni tanto mi capita di prenderne in mano qualcuna e Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello è fra queste.

Non conoscevo l'autore che di nome e non avevo idea di quale fosse lo stile usato, ma ho avuto una gradita sorpresa: a differenza di quanto mi è successo con altri libri presi in mano per lo stesso motivo, Il fu Mattia Pascal mi è piaciuto, l'ho trovato molto scorrevole, interessante, divertente e la storia di questo personaggio che a un certo punto ha la possibilità di barattare la sua vita con una nuova di zecca mi ha offerto lo spunto per diverse riflessioni, principalmente che non basta cambiar nome per cambiare dentro e allo stesso tempo che dovremmo sforzarci di vivere al meglio la vita che abbiamo, senza aver paura di dar voce ai nostri disagi.

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