Notizia del 20/01/2007
Da quando la Terra aveva conosciuto la sua giovinezza, quel luogo era stato più volte sommerso dal mare. Quattrocento milioni di anni fa, quando la configurazione attuale dei continenti era assai diversa da quella attuale, l'isola era parte integrante di un piccolo promontorio sul bordo nordoccidentale di una vasta e informe massa continentale. Il promontorio, che si protendeva solitario nel grande oceano del mondo, era desolato.
Acquistato per curiosità qualche mese fa dopo averlo adocchiato sullo scaffale di una libreria, questo libro scritto da Edward Rutherfurd è diventato improvvisamente "urgente da leggere" a causa di una piccola vacanza a Londra e come già mi è successo in altre occasioni, leggere di un posto che sto visitando rende la lettura particolarmente gradevole e gradita.
Il romanzo racconta la vita di alcune ipotetiche famiglie londinesi nell'arco di tutta la storia della città passando dai druidi dei primi anni dopo Cristo agli antichi romani con le loro case riscaldate e l'acqua corrente per poi passare alle durissime condizioni di vita dell'anno mille e alla costruzione della Torre di Londra, alla rinascita culturale della città ai tempi di William Shakespeare con il suo Globe Theatre, alla grande epidemia di peste e il provvidenziale incendio della città che malgrado tutto aiutò a debellarla definitivamente, su su fino alla rivoluzione industriale del diciannovesimo secolo e poi ai giorni nostri.
La storia di Londra è narrata attraverso occhi popolani, borghesi e della nobiltà minore e guerre e alleanze sono considerate solo nel modo in cui interferiscono e modificano in qualche modo la vita degli abitanti dei quali si conoscono usi, costumi e pensiero comune.
Da amante della storia "vista dal basso" non ho potuto che apprezzare molto il libro che, malgrado le sue 1003 pagine scritte fitte, si lascia leggere piuttosto bene anche grazie alle mappe che ne illustrano lo sviluppo nelle varie epoche descritte e il passare per strade delle quali avevo appena letto la storia me l'ha fatto apprezzare ancora di più.
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